
Eccomi di ritorno. Voglio scrivere perchè oggi c'è stato un episodio un po' forte e mi è venuta voglia di raccontare. Stavo tornando da dermatologia con claudio. Con l'ora legale il buio cala molto presto e alle 5.30 p.m. è già notte. Avevamo voglia di camminare e così abbiamo fatto la solita strada di ogni giorno. Dopo il centro si arriva ad una discesa seguita da una piccola salita (penso sia lungo 800 metri il tutto). È una zona Rom, ci sono un po' di casette (semi-baracche) ammassate, uno spiazzo con tanto fango, un porcile (con tre maialini a cui abbiamo dato un nome) e la linea tramviaria che passa in mezzo alla strada. Quando siamo giunti all'inizio di quella via (unico tratto un po' fuori dalla strada principale) stavamo parlando in italiano. C'era un tipo all'angolo, con in mano un mattarello, che stava tirando botte contro un palo di ferro. Ha sentito le nostre parole e le ha ripetute aggiungendo "italiani di m....". Niente di che fino a qui. Abbiamo continuato per la nostra strada con passo abbastanza spedito. Ha cominciato a seguirci, agitando il mattarello per aria e sbattendolo contro delle siepi, seguendo con parolacce e parole in italiano. Ad un certo punto ci ha chiesto di dargli 10€. Gli abbiamo subito risposto di no, sempre continuando a camminare. Ha così cominciato a minacciare di coplirci, di spaccarci la faccia, di ammazzarci. Eravamo un po' tesi. Cercavamo entrambi di stare attenti a qualunque movimento improvviso per essere pronti in caso decidesse di colpirci. Non mi sono mai trovato in una situazione così. Dentro ero rabbioso, ma la mia mente è riuscita a stare calma e lucida e a non lasciarsi trasportare dalla situazione. Dopo un po' di "no" alle sue richieste di soldi ci ha chiesto di dove fossimo. Abbiamo risposto e lui ha detto di essere stato a torino, seguendo con insulti di ogni sorta. Ha continuato a chiedere soldi, sempre agitando il mattarello, sbattendolo sull'asfalto e contro qualunque cosa fosse vicina a noi. Sempre senza interrompere il passo abbiamo continuato a temporeggiare, dicendo di no. Claudio ad un certo punto gli ha proposto del cibo... non sembrava così soddisfatto cmq. Siamo riusciti ad arrivare in prossimità dalle strada principale, illuminata e in qualche modo più affollata. Quando ha capito che l'unica cosa che cercavamo era la polizia si è voltato ed è andato via, minacciandoci che la prossima volta ci ammazzerà. Prima volta che sono oggetto di tentata estorsione, sono stati i 15 minuti più lunghi della mia vita. Temevo davvero che avrebbe colpito prima o poi. Ero pronto a saltargli addosso in qualunque momento, sentivo una rabbia enorme dentro di me. Per fortuna però che la ragione ci ha fatto risolvere tutto senza violenza. Perchè tanta cattiveria? Da qualche parte deve pur nascere. Ad un certo punto gli ho chiesto quanti anni avesse... 18! Perchè? Era un giovane Rom. Secondo quanto diceva è stato in carcere, ha subito parecchie violenze... e adesso vuole restituirle. Da violenza nasce violenza. Mi fa male se penso che i piccoli bimbi tanto giocosi che vedo la domenica, che mi riempono di sorrisi e abbraccci potrebbero, tra qualche anno, diventare così. Qualcosa su cui riflettere stasera. Qualcuno dall'alto mi guarda sempre... buona notte.
andre ;o)
Nessun commento:
Posta un commento