lunedì 4 febbraio 2008

;o)

un po' di riflessioni, con parole già scritte da qualcuno... vi abraccio tutti ;o)

Il marciume che c’è negli altri c’è anche in noi;
e non vedo nessun’altra soluzione, veramente non ne vedo nessun’altra,
che quella di raccoglierci in noi stessi e di strappar via il nostro marciume.
Non credo più che si possa migliorare qualcosa del mondo esterno
senza aver prima fatto la nostra parte dentro di noi.
È l’unica lezione di questa guerra:
dobbiamo cercare in noi stessi, non altrove.
È proprio l’unica possibilità che abbiamo, non vedo altre alternative,
ognuno di noi deve raccogliersi e distruggere in se stesso
ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri.
E convinciamoci che ogni atomo di odio che aggiungiamo al mondo
lo rende ancor più inospitale.


...sono accanto agli affamati, ai maltrattati e ai moribondi, ogni giorno
ma sono anche vicina al gelsomino e a quel pezzo di cielo dietro la finestra,
in una vita c’è posto per tutto. Per una fede in Dio e per una misera fine...
Le mie rose rosse e gialle si sono completamente schiuse.
Mentre ero là, in quel inferno, hanno continuato silenziosamente a fiorire.
Molti mi dicono: come puoi pensare ancora ai fiori, di questi tempi.
Ieri sera, dopo quella lunga camminata nella pioggia,
sono ancora andata a cercare un carretto che vendesse fiori
e così sono arrivata a casa con un gran mazzo di rose.
Ed eccole lì, reali quanto tutta la miseria vissuta in un intero giorno.
Nella mia vita c’è posto per tante cose. E ho così tanto posto, mio Dio.
Oggi, mentre passavo per quei corridoi così affollati,
ho sentito improvvisamente un gran desiderio d’inginocchiarmi sul pavimento di pietra,
in mezzo a tutta quella gente.
L’unico atto degno di un uomo che ci sia rimasto di questi tempi
è quello di inginocchiarci davanti a Dio...
...si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite.
(dal diario di Etty)

1 commento:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.